Un viaggio sensoriale con le opere di Giorgio Serafino
Partiamo per un viaggio sensoriale tra boschi, natura e cibo: le opere di Giorgio Serafino prendono vita nella cucina di Paola D’Arrigo.
L’olfatto è uno dei sensi più sottovalutati e meno studiati, in realtà gli odori giocano un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Noi esseri umani non siamo famosi per il nostro olfatto, non è il nostro senso più sviluppato ed in confronto agli altri animali, la nostra capacità di conoscere e distinguere gli odori è davvero minima.
Nonostante questo, le informazioni che riceviamo dal nostro naso giocano un ruolo più importante di quello che possiamo immaginare: alcuni sapori per esempio sono riconosciuti solo attraverso l’olfatto! Tra l’altro, la parte del cervello che analizza gli odori, evolutivamente molto antica, si trova in profondità nel cervello ed è direttamente connessa con le aree del controllo emotivo. Questo significa che gli odori partecipano anche in modo significativo a definire i nostri stati emotivi.
Quante volte ci capita di sentire un profumo specifico che ci riporta ad un determinato episodio o momento della nostra vita? A me accade molto spesso, ed è una sensazione che mi fa stare bene, è come fare un piccolo tuffo nel passato che fa riprovare sensazioni ed emozioni che si credevano perse.
Quando ho avuto tra le mani la meravigliosa ciotola in legno di acero che Giorgio Serafino aveva da poco finito di scolpire, la prima cosa che ho fatto è stata quella di annusarla, e sono stata immediatamente catapultata nella mia infanzia, nelle lunghe passeggiate nel bosco con mio padre, nel silenzio e nella quiete della natura. L’ho ammirata e annusata come se quell’albero di acero fosse lì in quel momento davanti ai miei occhi.
Ho assaporato le mie vellutate con uno spirito diverso, percependo il calore ed il profumo del legno, facendo volare l’immaginazione trovandomi in luoghi sperduti dove ci si può fondere con la natura, ascoltare il silenzio e ritrovare se stessi.
Giorgio Serafino, viaggiatore, scrittore e scultore, dal 2010, insieme a sua moglie Giuliana Foresi, ha iniziato a viaggiare in sella alla sua Vespa 50 special (il Generale) percorrendo molti Stati (tra cui Thailandia, India, America). Questi meravigliosi viaggi sono stati raccontati nei suoi libri, tra cui “L’America in Vespa”.
Dal 2015 comincia a scolpire e lavorare il legno e la pietra; espone le sue opere e partecipa a mostre, rassegne e premi. Tutte le sue sculture sono realizzate a mano, con ascia, coltello e sgorbie, senza l’ausilio di strumenti meccanici. Questo rende ogni sua opera un pezzo raro e pregno di amore e di passione: la possibilità di averne uno tra le mie mani e avergli potuto dare vita, è una delle esperienze sensoriali più importanti che ho vissuto nella mia cucina.
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