Turismo enogastronomico: Sicilia tra le prime 5 mete scelte
Ricca di sapori ed eccellenze culinarie, l’isola più grande d’Italia, ha scalato la vetta della classifica dei luoghi favoriti dai viaggiatori in cerca di esperienze culinarie e culturali uniche, diventando un simbolo del turismo enogastronomico del nostro bel paese.
A chi non è mai capitato di voler visitare un luogo solo per provare le prelibatezze culinarie che lo rendono famoso?
I dati a riguardo, attestano che proprio la Sicilia, soprattutto in questi ultimi anni, è risultata essere una tra le mete favorite in Italia, proprio dai turisti appassionati di enogastronomia.
Si sa, la cucina siciliana è una delle più conosciute della nostra penisola, ed è proprio per questa ragione che i viaggiatori di tutto il mondo, desiderosi di visitare l’ Italia non riescono a non fare tappa in Sicilia, la terra del sole e soprattutto del buon cibo.
Diatribe culinarie: la cucina delle zone
Ma sapevate che, sebbene l’enogastronomia siciliana si presenti come estremamente unitaria, in realtà le diverse zone della Sicilia si distinguono per alcuni piatti assolutamente peculiari?
Sorvoliamo sulla diatriba arancino/arancina, perché comunque lo si voglia chiamare -si io appartengo al team arancino- rimane sicuramente il re della tavola calda siciliana, un membro di tutto rispetto del patrimonio enogastronomico locale, che ha contribuito non solo a rendere nota la nostra isola in tutto il mondo, ma soprattutto é riuscito a riempire le aspettative dei novelli “foodies“, i nuovi ed attuali volti dell’enogastronomia e soprattutto, i maggiori promotori proprio del turismo enogastronomico.
Ma le controversie sull’enogastronomia locale non si fermano di certo al salato, dopo il cenno al re, non si può non menzionare la regina dei piatti dolci siciliani: la granita.
Qui la lotta tra zone non riguarda la ricetta, quella si sa, è sempre personalissima, bensì il modo in cui la si dovrebbe mangiare.
Che ci crediate o no a Catania gustano la granita in maniera completamente diversa che a Palermo.
Nella prima città la “regina” viene servita all’interno di bicchieri o coppe e la si mangia procedendo con il classico “inzuppo” della brioche, mentre nella seconda città la granita, dalla consistenza leggermente più compatta, viene praticamente inserita all’interno della brioche, che diventa una sorta di panino dolce.
Ovviamente ognuna delle due province difende a spada tratta la propria modalità di assaggio, ciò che invece appassiona molto i turisti è proprio la possibilità di provare entrambe le modalità e di scegliere quella che piú gli si addice.
La granita piú social
Parlando di turismo enogastronomico, é innegabile la supremazia che i social hanno assunto nel dare slancio a questa tipologia di viaggio.
Ogni traveller che si rispetti non vede l’ora di postare foto delle proprie esperienze, geolocalizzandosi qua e là per il mondo.
Beh, il tutto diventa ancor più interessante quando alla passione per i viaggi si aggiunge quella per l’enogastronomia.
I contenuti “foodporn” sono diventati la punta di diamante dell’informazione enogastronomica che i social contribuiscono a diffondere, proprio per questo anche numerosissimi colossi e non del settore Ho.re.ca. hanno deciso di dire la loro in rete, aprendo e tenendo attivi i loro profili sui social network.
A tal proposito, se avete intenzione di programmare le vostre prossime vacanze in Sicilia e siete anche voi attivi nel nostro mondo virtuale, non potete assolutamente farvi mancare una tappa in uno dei bar più social della bella isola: il Bam Bar di Taormina.
Con i suoi oltre 60mila follower su Instagram e l’energica simpatia del proprietario, il Bam Bar è riuscito non solo a rendere conosciute worldwide le sue eccellenti granite, ma è diventato una tappa fissa anche per moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo.
Insomma, se oltre ad essere ghiotti viaggiatori, siete attivi sui social network, una visitina in Sicilia potrebbe permettervi di unire utile e dilettevole.
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