Think Milk Dinner – l’evoluzione green del latte e dei suoi derivati
Think Milk Dinner – Un evento per fare chiarezza e sfatare le fake news riguardo l’industria del latte
La serata, promossa dal settore lattiero-caseario di Alleanza delle Cooperative Italiane e realizzato da Confcooperative, si è svolta il 19 Novembre all’interno del ristorante Voce, in Piazza della Scala a Milano. Lo chef Lorenzo Pesci ha progettato un menù appositamente per l’occasione utilizzando, dagli antipasti fino ai dessert, latte e prodotti derivati come filo conduttore.
A guidare la serata è stata la gionalista e scrittrice Sara Porro che ha avuto il compito di presentare le numerose personalità intervenute e di proporre spunti di dialogo.
Il primo relatore a prendere la parola è stato Giovanni Guarnieri in rappresentanza del settore lattiero caseario di Alleanza dell Cooperative presentando la campagna “THINK MILK, TASTE EUROPE, BE SMART”. Gli obiettivi sono quelli di far conoscere maggiormente le realtà produttive e trasmettere sempre più fiducia ai consumatori. Il progetto ha raggiunto ottimi traguardi nell’ultimo triennio e punta al miglioramento nel prossimo futuro.
Il fiore all’occhiello di questo movimento verso l’evoluzione green è rappresentato dalla Cooperativa Pieve Ecoenergia in provincia di Cremona. A chiarire il funzionamento del sistema ci ha pensato il presidente dello stabilimento Danio Federici:
“Stiamo promuovendo uno stile di allevamento moderno in cui i presupposti sono quelli di salvaguardare il benessere del bestiame trovando un compromesso tra lo sforzo umano e animale, riducendo al minimo l’impatto ambientale.
L’introduzione di macchinari all’avanguardia come robot di mungitura, la cucina alimentare automatizzata e sistemi di ventilazione portano al benessere delle vacche, ed animali più produttivi emettono quantità inferiori di GHGs per unità di prodotto. In queste situazioni ottimali sono le vacche stesse che ricercano i macchinari per la mungitura”.
“L’obiettivo futuro – conclude Federici – è quello di produrre latte carbon negativo”.
Successivamente a prendere la parola è Nicola Cesare Baldrighi, presidente della Cooperativa PLAC fattorie Cremona, illustrando i dati che confermano i miglioramenti avvenuti negli ultimi anni in ambito sostenibilità.
“Il bilancio è in costante crescita: il benessere degli animali è in netta crescita, segnando un punteggio di 85,82 (i fattori che incidono sono molteplici come ad esempio, l’ambiente accogliente, pulito e senza sbalzi temperatura). Altri passi in avanti sono stati fatti grazie agli impianti fotovoltaici e biogas che permettono maggiore autosufficienza energetica, il consumo di acqua è diminuito in maniera significativa ed il 53% del packaging viene riciclato. Il tutto con un aumento del 39% della produzione del latte rispetto al 2013. In ultimo non viene sottovalutato l’aspetto sociale grazie alla ridistribuzione degli utili direttamente ai produttori di latte.”
Baldrighi conclude il suo intervento rimarcando la sostenibilità delle eccellenze DOP come Provolone e Grana Padano, che rappresentano un sostegno concreto alla comunità e alla cultura di un territorio dove si concentrano materie prime e fasi di lavorazione, senza eccessive incidenze di trasporto.
Riprende poi la parola Giovanni Guarnieri che ci tiene a sottolineare come da anni venga portato avanti il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, con l’intento di sfatare le fake news sia sui meriti di latte e derivati (soffermandosi sui valori nutrizionali), sia sulle implicazioni che produzione e trasformazione del latte hanno sull’ambiente.
La cena si conclude con l’arrivo in tavola dei dessert e con l’intervento finale di Simona Caselli, presidente di Granlatte, che rimarca con forza come la transizione ecologica e il benessere animale sia una priorità a differenza di come venga raccontato erroneamente da alcuni mezzi di informazione.
La serata è stata molto piacevole e il messaggio del progetto “Think Milk” è passato forte e chiaro: l’invito a essere “Smart”, a pensare e informarsi correttamente su quello che si acquista e consuma, facendo attenzione alle fake news riguardo l’industria del latte.
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