Alla ricerca della felicità… in un calice di vino!

Gli effetti benefici dell’elisir di Bacco sulla nostra felicità spiegati dalla scienza.

felicità

Il sorriso della persona amata, una bella giornata di sole, la nostra canzone preferita passata in radio: se domandassi a un gruppo di persone il significato di felicità potrei ottenere le risposte più disparate. Tuttavia, la scienza può venirci incontro fornendoci una definizione più oggettiva e pragmatica. La felicità è infatti il risultato di determinati processi biochimici legati ai neurotrasmettitori presenti nel nostro cervello e in grado di influenzare la nostra sensazione di benessere e serenità.

Lo so, ho rovinato la poesia, la verità è che riconoscere anche il lato più concreto della felicità significa lanciare un grande messaggio di ottimismo: con gli ingredienti giusti è possibile aiutarci a provare queste sensazioni positive.

A pochi giorni dall’International Day of Happiness, che si celebra ogni anno il 20 marzo, voglio raccontarvi quanto avesse ragione Albano quando cantava “felicità è un bicchiere di vino con un panino”. Ecco quindi 3 motivi scientificamente provati per i quali un buon calice potrebbe migliorare il vostro umore.

1) Il ruolo del resveratrolo

Secondo una ricerca dell’Università di Buffalo (USA), questo fenolo non flavonoide contenuto nella buccia dell’uva svolge un ruolo antidepressivo, riducendo l’effetto di una particolare famiglia di enzimi chiamati PDE4.

Ogni volta che siamo sotto stress, il corpo umano rilascia infatti degli ormoni, i glucocorticoidi, che dovrebbero aiutarci a fronteggiare crisi ed emergenze. Quando lo stress è elevato e prolungato nel tempo, può però far aumentare il livello degli enzimi PDE4, considerati la causa di stati ansiosi e comportamenti legati alla depressione.

È qui che entra in gioco il nostro alleato, il resveratrolo, che sarebbe in grado di bloccare e inibire l’espressione degli enzimi che minacciano il nostro benessere. Un’ottima notizia per gli amanti del vino rosso che, grazie agli apporti della buccia durante la fase fermentativa, può aiutarci a tenere sotto controllo gli effetti dello stress della vita quotidiana.

Alla ricerca della felicità… in un calice di vino! 1

2) Alcol e serotonina

Se il vino rosso non fa per voi, o mal si accompagna al vostro piatto preferito, non temete: anche i bianchi e gli spumanti possono regalare un momento di allegria. In questo caso l’effetto è da attribuire al legame tra vino e serotonina, conosciuta anche come “l’ormone della felicità”.

Numerosi studi hanno indagato questa relazione utilizzando diverse metodologie. Alcuni ricercatori francesi si sono concentrati proprio sul consumo di vino bianco fermo e champagne. Lo studio ha rilevato un aumento dei livelli di serotonina nel sangue a seguito di dosi moderate, senza particolari differenze tra le due tipologie di bevande.

La variazione dei livelli di serotonina sembra infatti essere legata solo al grado alcolico, quindi scegliete pure il vino che preferite e occhio a non esagerare!

3) L’importanza della ricompensa

Ma veniamo ora al punto centrale e forse più banale della questione: il vino rende felici perché ci piace! Comprarci quella bottiglia particolare, assaggiare qualcosa di nuovo in enoteca o riempire il nostro calice appena rientrati a casa dopo una giornata pesante rappresenta un vero e proprio premio per noi stessi.

Non mi sono dimenticata della scienza, anche in questo caso la ragione è da attribuire a un ormone preciso, la dopamina, legato al piacere e alla ricompensa.

Livelli bassi di dopamina sono infatti riscontrati in caso di scarsa motivazione, incertezza e procrastinazione. Quello che possiamo fare è accorciare il nostro orizzonte e iniziare a premiarci per i piccoli traguardi senza aspettare di raggiungere il grande obiettivo. In questo modo potremo così lavorare sulla nostra motivazione, aumentando i livelli di dopamina e regalandoci qualche momento di felicità.

Dunque se a fine giornata ancora non avete colto quel dettaglio in grado di migliorarvi l’umore, non attendete oltre e create voi un’occasione “scientificamente provata”. Dopotutto per avere un atteggiamento positivo basta guardare il bicchiere mezzo pieno… l’importante è che lo sia del vino che più vi piace!

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