Le regole d’oro per una grigliata perfetta secondo Carni Sostenibili
Da sempre sinonimo di condivisione e buon umore, la carne alla griglia può restare un must delle tavole primaverili degli italiani.
Il lockdown non spegne la voglia di grigliata. Un momento conviviale da trascorrere oggi in maniera più intima, in famiglia, in attesa che tornino le occasioni di incontro con gli amici. Un pranzo diverso e gioioso che funziona anche senza le consuete scampagnate fuoriporta.
Come grigliare in sicurezza anche a casa? Intanto sempre meglio preferire aree ventilate, balconi e terrazzi e, per i più fortunati, il giardino. In commercio, poi, esistono moltissime griglie pensate proprio per l’indoor che grigliano e cuociono senza fare fumo, permettendo di godere le gioie della carne alla brace anche in casa.
“La grigliata rappresenta un modo gustoso e, in questo momento di lockdown una modalità diversa di preparare e consumare la carne in famiglia, – spiega la Nutrizionista e Biologa con Specializzazione in Scienza dell’alimentazione Elisabetta Bernardi – basta usare alcune piccole attenzioni nella scelta della carne, nella cottura e nel bilanciamento del piatto”.
Quali tagli è meglio preferire? Tagli nobili di bovino, come costate e filetto, braciole o costine di maiale, cosce o petto di pollo, insieme a salsicce, hamburger e spiedini. Per garantire una cottura salutare la griglia deve essere rovente e la brace senza fiamme ricoperta di polvere bianca.
Buona idea estrarre dal frigo le fette di carne intere almeno due ore prima del consumo e condirle con sale e un filo d’olio prima della cottura. Sempre prima della grigliata ricorda la dottoressa Bernardi “è consigliabile utilizzare marinature a base di erbe aromatiche come rosmarino, salvia, timo. Infatti, le erbe aromatiche sono un concentrato di sostanze antiossidanti che in parte evitano che si formino le sostanze potenzialmente nocive derivanti dalla cottura sulla fiamma viva”.
“Durante la grigliata è consigliabile inoltre consumare carni in combinazione con gli alimenti contenenti vitamina C. L’aggiunta di succo di limone in un piatto a base di carne o il consumo di pomodori e peperoni crudi o di un frutto a fine pasto – kiwi, fragole, agrumi o anche di una spremuta d’arancia – grazie al contenuto in vitamina C, non solo facilita l’assorbimento del ferro libero presente nella carne, come accade per i vegetali, ma neutralizza quasi completamente i rischi legati a sostanze potenzialmente dannose dovute alla non corretta cottura”.
Carne sì, ma sempre in combinazione con una bruschetta per i carboidrati e con verdure fresche e grigliate, per rendere l’apporto nutrizionale maggiormente equilibrato con l’aggiunta di fibra sempre necessaria ad ogni pasto, ma anche frutta di stagione. “La carne – aggiunge la dottoressa Bernardi – si può rivelare un’alleata preziosa della linea grazie al suo elevato effetto saziante e al basso contenuto calorico. Per stare attenti alla propria forma fisica è importante preferire tagli di carne magri, ad esempio il filetto per le carni rosse, il prosciutto per il suino e il petto di pollo per le carni bianche”.
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Fonte: Carni Sostenibili
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