Pochi italiani chiedono la Doggy Bag!
Un’indagine Cuki sullo spreco alimentare rileva che troppi clienti non chiedono gli avanzi per timore del giudizio degli altri.
Chiedere al cameriere un contenitore per portare via il cibo non consumato provoca vergogna nei confronti del ristoratore ma soprattutto verso le altre persone che lo vedrebbero portare via gli avanzi.
A dichiararlo quasi il 58% degli intervistati coinvolti nell’ambito della ricerca “Doggy Bag a chi?” promossa da Cuki per far chiarezza sul tema dello spreco alimentare, analizzando le abitudini degli italiani fuori casa. Stando alla ricerca Cuki, ben il 37% si sente frenato dal fatto di essere l’unico a fare tale richiesta. L’indagine mette in evidenza un dato ancora più preoccupante: quasi 2 giovani su 3 (tra i 18 e i 34 anni) si sentono frenati nell’utilizzo della Doggy Bag.
L’Italia che emerge è abbastanza diversa a seconda delle regioni: nel Centro e nel Sud quasi 2 italiani su 3 dimostrano remore nella richiesta della Doggy Bag, mentre nel Nord solo 1 su 2. La strada nella lotta allo spreco alimentare fuori casa è ancora lunga. Infatti, nel 40% dei casi gli italiani al ristorante avanzano porzioni di cibo che, non venendo consumato, è destinato alla discarica.
Gli italiani stanno facendo passi in avanti per contenere lo spreco alimentare: oltre il 46% ordina un piatto per volta, il 29% chiede di portare via la porzione di cibo o piatto non consumato, il 17% ordina con “il cervello” e non con “gli occhi”, mentre il 7,6% ammette di consumare tutto ciò che ha ordinato anche se non ha più appetito.
L’indagine mette in risalto che se la Doggy Bag fosse richiesta da più persone il senso di vergogna provato dal singolo sarebbe minore e che anche il più imbarazzato la richiederebbe. La lenta diffusione di questa pratica in Italia è quindi da attribuire ad un timore del giudizio altrui per un comportamento che nel resto del mondo viene considerato normale. Ciò conferma ulteriormente quanto la paura del giudizio degli altri, prevalentemente sconosciuti si rifletta in modo negativo sul nostro comportamento in tema di spreco alimentare.
Ma cosa farebbero gli italiani del cibo riportato a casa? Il 55% condivide il cibo con la famiglia, riconoscendo, in questo modo, il valore di convivialità del cibo, e il 37% lo consumerebbe personalmente. Solo il 6% darebbe al cane quanto non mangiato al ristorante. Circa il 17% degli intervistati sostiene che a frenarli dal portare via il cibo dal ristorante è proprio il nome Doggy Bag. Inoltre, c’è ancora una parte significativa degli italiani (36,3%) che non ha sentito parlare di questa buona pratica.
Per promuoverne il suo utilizzo, Cuki Save the Food crea Save Bag, la Doggy Bag di Cuki per portare a casa ciò che non si consuma al ristorante. Per i clienti dei ristoranti è un’idea utile, un modo nuovo di proteggere il valore del cibo, mentre per i ristoratori è un’ottima occasione per dimostrare la propria visione sostenibile.
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