Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni nella Top 10 dei Parchi più apprezzati d’Europa
Unica eccellenza nazionale nella classifica di TripAdvisor: alla scoperta dei cibi del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni con una guida escursionistica ambientale cilentana.
Il Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni è l’unica eccellenza italiana nella classifica “Travellers’ Choice 2021”, la Top 10 europea di Tripadvisor.
Il più grande sito di viaggi del web che raccoglie milioni di recensioni in tutto il mondo, analizzando i punteggi attribuiti dai viaggiatori, ha difatti riconosciuto quest’area incontaminata della provincia di Salerno, incastonata tra gli Appennini e il Mediterraneo, nella classifica dei parchi più apprezzati d’Europa. Un successo straordinario che il presidente dell’Ente Parco, Tommaso Pellegrino, ha voluto condividere con tutte le realtà turistico ricreative, eno-gastronomiche, artigianali e produttive del luogo.
Una bellezza ricca di storia e patrimonio paesaggistico, quella del Cilento, con aree marine incontaminate fatte di insenature, grotte – la più conosciuta è quella della Cala, patrimonio Unesco, dove sono state ritrovate tracce risalenti all’uomo di Neanderthal -, spiagge, rade, sorgenti d’acqua sottomarine, specie animali e vegetali uniche al mondo, montagne che degradano dolcemente verso il mare, luoghi sospesi tra mitologia e civiltà greco-romana ancora vive in siti come Paestum, Velia-antica Elea, la Costa del Mito tra cui svetta l’antica Palinuro.
“Il Cilento è terra di grande ospitalità” ci racconta Miriam Troccoli, preparata guida escursionistica ambientale cilentana, iscritta all’AIGAE. “Scrittori come Ungaretti ed Hemingway ne rimasero affascinati tanto da trarne ispirazione per le loro opere e questo riscontro ho modo di percepirlo puntualmente nei gruppi di turisti che accompagno ormai da anni in Campania.
È una responsabilità ma anche un onore far scoprire località, cibo, tradizioni, artigianato e le sorprese non mancano mai. Non puoi dire di aver visitato un luogo se non ne scopri le vere peculiarità, l’anima, che, per una guida escursionistica ambientale, si declina in molti aspetti: bellezza paesaggistica, cibo, tradizioni.
In ambito agro-alimentare, per esempio, quasi nessuno conosce il Maracuoccio di Lentiscosa, un legume dall’alto valore nutrizionale che, appena superata la zona di produzione, diventa quasi una chimera, eppure è un elemento cardine della dieta mediterranea. Ricorda un po’ la cicerchia ma il suo chicco amaro è inconfondibile. Le sapienti mani delle donne cilentane e di alcuni ristoratori di Marina di Camerota, tra tutti “Maricucciata” e “Cantina del Marchese” trasformano questo legume in farina e quasi se fosse polenta lo servono con i rosicarielli, crostini di pane soffritti in aglio, olio evo e peperoncino.
Eh si, perché non bisogna dimenticare che fu proprio nel Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni che il biologo e nutrizionista statunitense Ancel Keys portò avanti i suoi studi scientifici che poi hanno reso celebre in tutto il mondo il concetto di “Dieta Mediterranea”. Un’alimentazione a base di pane, pasta, frutta, verdura, moltissimi legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e pochissima carne diventato in tutto il mondo sinonimo di star bene e mangiare bene.
L’altro elemento cardine della dieta mediterranea non può che essere il pesce e il Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni, sotto questo punto di vista, ha una ricchezza di borghi marinai resi celebri anche da film che hanno ottenuto notevole successo di pubblico, penso a “Benvenuti al Sud” con Claudio Bisio e Alessandro Siani girato a Santa Maria di Castellabate ma ovviamente non è l’unico. Il laboratorio artigianale ittico “Aura-Cilento”, guidato da giovani capaci, trasforma prodotti genuini del territorio – tonno alletterato, alalunga, palamita, alici di Menaica, sarde – in cibi autentici che soddisfano anche i palati più fini.
Sapori antichi, se pensiamo che le alici di Menaica erano conosciute anche in epoca greca e per la loro pesca venivano adoperate maglie triangolari in grado di catturare solo i pesci di media grandezza, apprezzati anche dai contemporanei.
Allo stesso tempo non possiamo parlare di Cilento se non citiamo i prodotti straordinari della sua terra, unicum sul territorio italiano: il carciofo bianco di Pertosa, il fico bianco che si può degustare anche sotto forma di confettura, gli asparagi selvatici e i lampascioni del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni cui fiori, dall’inconfondibile colore viola, sbocciano in primavera e persistono anche per tutta l’estate. Un alimento simile alla cipolla, che va gustato con semplicità, capace di coniugare asprezza e retrogusto dolce.
Una ricchezza alimentare visibile anche nella produzione di olio extravergine d’oliva, con il cultivar dell’oliva pisciottana, situata su pendii impervi e con alberi secolari dalle grandi dimensioni o con la produzione di latte di bufala che si presta ad alimenti che sono una delizia per il palato e per gli occhi, dalle conosciute mozzarelle ai gelati artigianali con maestri pasticcieri come Pietro Macellaro che ha ottenuto riconoscimenti anche oltre Oceano”.
Una terra dalle tante risorse, il Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni, che la penna dello scrittore Maurizio de Giovanni ha saputo far raccontare anche al Commissario Ricciardi, celebre protagonista dei suoi bestseller da cui è tratta l’omonima serie televisiva di Rai1 e la cui ispirazione è partita proprio dal carattere dei cilentani “persone operose, corrette e lige al dovere, caparbie e oneste”.
Ti è piaciuto l’articolo? Scopri i nostri partner, o leggi le nostre ultime notizie.
Scrivi un commento