Le mini vertical farm sono l’ultimo trend nei ristoranti di New York
A New York è possibile vedere in alcuni ristoranti o negozi di alimentari delle piccole vertical farm a vetri illuminate di blu, al cui interno crescono funghi.
Sta prendendo piede a New York, da parte di ristoranti e negozi, l’uso di dotarsi di piccole vertical farm che producono ortaggi e piante aromatiche direttamente in loco. A lanciare questa idea è stata una fattoria, Smallhold di Brooklyn, per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento alla provenienza del cibo e sempre più orientato a prediligere prodotti a km0 e freschi.
I funghi sono i prodotti più diffusi: un alimento gustoso, nutriente, con una breve durata di conservazione e con la necessità di essere controllato. Queste mini fattorie oltre essere belle a vedersi e attirare l’attenzione dei clienti, possono arrivare a produrre anche 50 kg di funghi a settimana.
All’inizio della fase produttiva i funghi crescono nella fattoria di Brooklyn. Poi vengono trasferiti nei luoghi di consumo, nelle varie mini fattorie sparse in giro per la città, tra ristoranti, punti vendita alimentari e supermercati. Qui, finiscono di crescere all’interno di unità automatizzate con clima controllato da remoto: un tecnico regola umidità, il flusso d’aria e la temperatura. Una volta pronti, i funghi vengono raccolti e messi sugli scaffali di supermercati e negozi per la vendita, oppure direttamente cucinati dagli chef, che in questo modo sono sempre riforniti di prodotti freschi.
I prezzi delle mini vertical farm non sono economici e partono da un minimo di 3.500 dollari per le unità meno costose. Chi le vuole avere a casa, invece, può acquistare le fattorie in miniatura in scatola, che producono funghi biologici a partire da 39,99 dollari a confezione.
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