Mindful eating: nutrimento per l’anima
5 motivi per cui la pratica del mindful eating gioverà alla vostra salute e soprattutto alla vostra anima.
La nostra quotidianità è sempre più pervasa dalla frenesia e da milioni d’impegni, ciononostante il momento del pasto è sempre visto come una coccola, quell’attimo di ricarica che ci permette di portare a termine i nostri obiettivi.
Ma è davvero sempre così? Fermatevi un attimo e riflettete: siete davvero mindfulness, ossia consapevoli, nel momento in cui mangiate?
“Consapevoli di cosa?” direte voi, beh andiamo con ordine.
Siamo cresciuti con l’assunto del “si mangia quando si ha fame”, questo funzionava perfettamente quando eravamo bambini, isolati e quasi protetti dai condizionamenti esterni, in una parola inconsapevoli; era proprio quell’ingenuità tipica dell’età infantile, a far sì che il nostro rapporto con il cibo, nutrimento vitale, fosse del tutto naturale.
Crescendo le nostre conoscenze del mondo si sono fatte via, via più grandi e smettendo di essere “impermeabili” alle influenze della realtà che ci circonda, abbiamo finito proprio per fare l’opposto di ciò che ci veniva naturale.
Quante volte avete saltato un pasto per la fretta? O preso cibo a caso dalla vostra dispensa mangiandolo in piedi, magari mentre vi vestivate? Quante volte avete scelto di mangiare qualcosa perché “gli altri prendono quello, allora anch’io”?
Benvenuti nel mondo degli adulti consapevoli di tutto, eccetto che delle sensazioni del corpo e dell’anima, perché sì, il nutrimento non è solo quello della nostra macchina, è soprattutto quello dell’anima che vive al suo interno.
Mindfulness e mindful eating
Consapevolezza è la traduzione letterale della parola mindfulness, ma consapevolezza di cosa? Dove? E quando?
Praticare la mindfulness, secondo i principi buddhisti, significa prendere consapevolezza di sé nel momento presente in modo intenzionalmente distaccato e non giudicante.
Partendo da questo sarà facile dedurre che la mindful eating altro non è che l’applicazione di questa pratica all’atto del nutrimento.
Fin qui tutto “facile”, ma se ora vi chiedessi: sapete riconoscere la fame? O meglio, siete consapevoli del fatto che esistono 9 tipi di fame? Volete conoscerli? Provate a leggere il libro di Jan Chozen Bays, “Mindful eating“, curato nella sua edizione italiana da Paola Iaccarino Idelson.
Sappiate che potrebbe, letteralmente, stravolgere tutte le convinzioni sul nutrimento con le quali siete cresciuti e che hanno condizionato il vostro rapporto con il cibo fino ad oggi.
Arrivati a questo punto vi starete chiedendo quali sono questi fantomatici 5 motivi per cui vale la pena iniziare a praticare il mindful eating!
Sapete, credo siano più di 5, qui vi elencherò quelle che per me sono state fondamentali:
- Imparerete cosa vuol dire ASCOLTARSI, vi conoscerete nel profondo, imparando a captare non solo i segnali che vi manda il corpo, ma soprattutto a farli coesistere con i desideri della vostra anima.
- Avrete consapevolezza, badate bene non conoscenza, di qualsiasi cibo introdurrete nel vostro corpo.
- Riuscirete ad essere grati di tutto ciò che arricchirà la vostra alimentazione, poiché avrete piena consapevolezza e gratitudine dei processi naturali e del lavoro che sta dietro anche solo ad un semplice piatto di pasta.
- Il vostro umore migliorerà perché imparerete ad accettare che i momenti di debolezza “riversati” sul cibo, sono qualcosa di naturale, perché il cibo nutre sì, ma emoziona e custodisce emozioni al contempo.
- LIBERTÀ. Perché si, essere consapevoli vuol dire soprattutto essere liberi.
Sapete che in Italia sono stati istituiti corsi specialistici sulla pratica del mindful eating? Se avete voglia di mettervi in gioco ed intraprendere un nuovo cammino, provate a cliccare qui.
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