Una mela buona per chi la mangia e per l’ambiente
Il segreto della mela Pink Lady è la sostenibilità, dal momento in cui nasce e cresce sull’albero a quando viene raccolta e confezionata.
Quale è sul mercato la mela con il ciclo di vita più sostenibile? La risposta è semplice: Pink Lady. In Europa, questa varietà viene prodotta nei meleti che crescono solo sui migliori terreni in Italia, Spagna e Francia. Gli arboricoltori Pink Lady seguono, per contratto, un metodo volto alla salvaguardia dell’ambiente da quando il frutto è sull’albero a quando viene imballato.
Grazie a questo rigoroso metodo, i frutti ottenuti sono perfetti e sempre succosi e dolci. I frutteti sono tenuti sotto controllo con sistemi altamente tecnologici (per esempio, il monitoraggio software delle esigenze idriche del terreno). Stessa attenzione è dedicata alla biodiversità e agli equilibri naturali grazie alla conservazione di terreni erbosi accanto ai meleti, l’impianto di siepi e la costruzione di nidi nei frutteti. Non meno è la priorità data alle soluzioni naturali per proteggere alberi e frutti: l’uso di predatori naturali come le coccinelle rispetto ai pidocchi.
Per evitare sprechi, le Pink Lady vengono raccolte al momento giusto. Grazie all’analisi di campioni su tasso di zucchero e compattezza delle mela si avviano all’imballaggio solo quando sono realmente mature. Una volta raccolte, le mele sono inviate verso uno dei 90 centri di condizionamento europei. Al loro arrivo sono stoccate in camere fredde speciali dove la temperatura è regolata con estrema precisione per una conservazione ottimale.
Qui vengono sottoposte a una infinità di controlli. Squadre di addetti scelgono, in modo casuale, lotti di mele. Ogni Pink Lady è analizzata con la massima attenzione. Per ciascuna, viene verificata che sia rispettata la conformità con le specifiche tecniche: un controllo dura circa due ore. Una selezione che serve per evitare sprechi alimentari. La maggior parte della produzione è diretta, infatti, verso i circuiti dei prodotti di consumo freschi dove tra il 65 e il 70 per cento delle mele sono commercializzate con il marchio Pink Lady.
Quelle più piccole, che si adattano alla perfezione alla mano e al consumo dei bambini, sono commercializzate con il marchio Pinkids. Le mele che non soddisfano i requisiti sono utilizzate nell’industria di trasformazione alimentare per la produzione di articoli di qualità come succhi e composte. Le mele non adatte al consumo (come quelle danneggiate) sono utilizzate per l’alimentazione animale, la produzione di compost o la fertilizzazione dei terreni. Un ultimo dettaglio: tutti gli imballaggi di cartone Pink Lady sono fabbricati a partire dalle materie prime provenienti da foreste gestite in modo sostenibile.
Il risultato di tutto questo processo è una mela buona, che fa bene, non solo a chi la mangia, ma anche all’ambiente e alle persone che se ne prendono cura.
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