Il manzo all’olio ora è solo di Rovato
Il comune franciacortino ottiene la paternità esclusiva del famoso piatto bresciano approvando il regolamento della De.Co..
Il manzo all’olio, piatto tipico bresciano, è ora ufficialmente “di Rovato”. Si è chiuso definitivamente il lungo iter avviato dal Comune di Rovato per la registrazione della De.Co, la denominazione di origine comunale, del celebre piatto franciacortino. L’Ufficio italiano brevetti e marchi, emanazione del Ministero dello sviluppo economico, ha accettato la registrazione del marchio del manzo all’olio, con tanto di logo ufficiale, come proposto, lo scorso 2 novembre, dall’Amministrazione comunale della capitale della Franciacorta.
Un marchio realizzato dalla scuola d’arti e mestieri «Francesco Ricchino», fondata nel 1876 nella cittadina, un’altra delle eccellenze rovatesi: lo stemma comunale al centro, accompagnato da un bovino e da un ramoscello d’ulivo.
Nel nuovo disciplinare (che regolamenta un piatto della cui ricetta ci sono documenti scritti fin dal 1.500) si legge che l’unico taglio di carne autorizzato è il cosiddetto cappello del prete (capè del prèt in bresciano). A questo vanno aggiunti olio extravergine, aglio, acciughe, pan grattato, prezzemolo e Grana Padano Dop. Ma non solo: la delibera spiega anche i tempi di cottura e ricorda che la carne – al fine di garantire una maggiore morbidezza al palato – va lasciata riposare per una nottata in un luogo fresco prima di essere servita.
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