Le birre ad alta fermentazione – quarta parte
In questa puntata parliamo delle Stout: birre anglosassoni dal sapore tostato che rientrano nella categoria delle birre ad alta fermentazione.
Stout era il nome che una volta indicava la birra più forte della gamma, mentre ora indica semplicemente la più scura. Storicamente infatti la Stout (termine che significa robusto) era la versione forte della Porter, dette anche Stout Butt Beer, e in sostanza ne era la sorella minore. L’utilizzo dell’orzo tostato però, materia prima che dà la tipica secchezza, è diventato comune solo dopo le due guerre mondiali, probabilmente a causa della mancanza di combustibile. Andiamo a scoprire i diversi tipi di Stout.
La Dry Stout è lo stile identificabile con la Guinness e con l’Irlanda, che arrivò però da Londra e dalle sue birre Porter scure. Oggi è un simbolo nazionale. Il gusto di queste Stout è dry, vale a dire secca, amarognola, a causa dell’orzo torrefatto e da una buona luppolatura. L’aroma si avvicina a caffé, caramello e liquirizia e ha un corpo medio. Esistono versioni export più alcoliche, chiamate Extra Stout.
Gli esempi più famosi: Baladin Brune, Geco Pecora Nera, Birrificio Ducato Sally Brown, Guinness Draught Stout (also canned), Murphy’s Stout, Beamish Stout, O’Hara’s Celtic Stout, Orkney Dragonhead Stout, Goose Island Dublin Stout, Brooklyn Dry Stout.
Le Sweet Stout o Milk Stout sono Stout più morbide, addolcite con lattosio, con note di cioccolato e caramello. Un tempo era pubblicizzata in Inghilterra come birra per le donne incinte e fino al 1950 ne consigliavano addirittura 3 litri al giorno. Ora la produzione è limitata a pochi produttori di Gran Bretagna, Usa e Giappone. Alcuni esempi sono: Brewfist Fear, Mackeson’s XXX Stout, St. Peter’s Cream Stout, Left Hand Milk Stout.
Oatmeal Stout è simile alle Sweet Stout, ma con l’aggiunta della farina (o i fiocchi) d’avena, che la rende più piena e vellutata, più ricca nell’olfatto. Ecco alcuni esempi: BiDu Black Mamba, Grado Plato Eveline, Samuel Smith Oatmeal Stout.
Oyster Stout. La tradizione vuole che Stout e ostriche siano un abbinamento ideale. Già nel settecento a Londra si consumavano questi due prodotti, perché soprattutto abbondanti e disponibili a basso prezzo. In Irlanda successe la stessa cosa con l’arrivo dello stile Stout. Nacque così anche una birra aromatizzata alle ostriche (estratto, concentrato, intere e anche alghe). Porterhouse Oyster Stout, Harpoon 100 Barrel Series Oyster Stout, Marston’s Oyster Stout sono alcuni esempi.
Russian Imperial Stout è una birra creata nell’Ottocento principalmente per l’esportazione verso i paesi baltici, soprattutto verso la Russia e verso le colonie. Per sopportare i viaggi e le basse temperature, veniva prodotta una Stout con una gradazione alta e più luppolata. Per motivi di ritorsioni politiche e guerre, l’esportazione terminò improvvisamente, e in un periodo molto breve, determinando il declino dello stile. Oggi rimangono pochissimi produttori per una birra che si presenta corposa, alcolica intorno ai 10%, maltata e impreziosita da note di frutta candita, uva passa, caffè, liquirizia e anche affumicato.
Alcuni esempi sono: Lambrate Imperial Ghisa, Bi-Du Inverno Nucleare, Birra del Borgo Off License, Maltus Faber Imperial, Extraomnes Donker, Birrificio Ducato Verdi, Samuel Smith Imperial Stout, Great Divide Yeti.
Le Chocolate e Coffee Stout sono popolari soprattutto negli Stati Uniti e sono Stout perfette con i dolci, il cioccolato o i dessert in generale. Le caratteristiche principali sono i profumi e i sapori di cioccolato e caffè, generalmente grazie all’utilizzo di malti scuri e a volte anche di vero cioccolato e caffè. Ecco alcuni esempi di Chocolate Stout: Brooklyn Black Chocolate Stout, Young’s Double Chocolate Stout, Rogue Chocolate Stout.
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