Indoor Farming e Agroecologia. Quale sarà il futuro dell’agricoltura?
L’agricoltura è stata la svolta evolutiva che ci ha permesso di creare le società e prosperare, la prima grande rivoluzione tecnologica nella storia dell’uomo. Tuttavia, la crescita esponenziale della popolazione mondiale ci pone davanti nuove sfide che richiedono un’altra rivoluzione. La necessità di sfamare tutti e la coltivazione di prodotti di qualità senza incidere negativamente sull’ambiente, sono il nuovo paradigma del settore agroalimentare.
Il nostro pianeta sta diventando un posto sempre più affollato. Secondo uno studio condotto dalle Nazioni Unite, la popolazione mondiale è destinata a raggiungere i 9.7 miliardi entro il 2050 forzando l’industria agroalimentare ad una crescita del 70% nei prossimi trent’anni.
La Terra sarà anche un luogo più caldo, se non correggiamo la rotta in tempo. Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più visibili, così come lo sono le responsabilità di governi, aziende, produttori e consumatori.
Ogni aspetto della nostra esistenza sembra mettere a rischio la vita su questo pianeta, partendo da quello più essenziale come il cibo. Infatti, il solo settore agroalimentare è responsabile del 20% di emissioni di gas serra nell’atmosfera.
Dalla deforestazione allo sfruttamento intensivo dei terreni e delle risorse, passando per l’utilizzo massiccio di pesticidi fino alla catena di distribuzione, è evidente come l’attuale sistema produttivo sia incapace di garantire prodotti di qualità per un numero sempre crescente di persone senza influire negativamente sull’ambiente.
Per fortuna il futuro non è del tutto oscuro e le soluzioni potrebbero essere a portata di mano, anzi, in alcuni casi sono già in atto.
Agroecologia: un approccio olistico e sostenibile
Nata direttamente dalla più generale ecologia, l’agroecologia è allo stesso tempo una scienza ed una pratica che applica l’approccio ecologico ai sistemi agro-alimentari.
Il suo principale obiettivo è quello di produrre in modo organico e sostenibile, esaltando la collaborazione sinergica tra piante, boschi, animali ed insetti all’interno dei sistemi produttivi.
Quali sono, dunque, i benefici per l’ambiente, e perché l’agroecologia rappresenta il futuro per produttori e consumatori?
Ecco i principali:
- Aumenta la resilienza del suolo e delle produzioni ai disastri climatici e all’attacco di parassiti.
- Conserva la biodiversità di piante, animali e instetti essenziali per l’ecosistema, e delle risorse naturali come materia organica dei terreni e la qualità delle acque.
- Migliora la stabilità economica rendendo i produttori più indipendenti rispetto alle fluttuazioni del mercato. La diversificazione della produzione consegna loro un vantaggio competitivo rispetto alle monocolture.
- Promuove la collaborazione tra agenti diversi del settore agroalimentare. Allevatori ed agricoltori possono lavorare in sinergia per beneficiare l’uno dall’altro – una pratica molto usata in UK e che prende il nome di Agroforestry.
Il potenziale ‘verticale’ dell’agricoltura
Il progresso tecnologico degli ultimi anni ha introdotto numerose innovazioni nel settore agroalimentare, ed alcune di queste somigliano a vere e proprie rivoluzioni del sistema produttivo.
L’indoor farming è quello che di sicuro si sta ritagliando uno spazio sempre più centrale nell’evoluzione dei sistemi produttivi. Come il nome suggerisce, questo consiste nella coltivazione al chiuso grazie all’utilizzo di luce a LED e di sistemi automatizzati che creano l’ecosistema ideale per le specifiche piante.
Fin qui non è poi così diverso da una serra alimentata a LED. Cosa rende quindi questa tecnologia così innovativa?
Innanzitutto lo spazio. Rispetto al sistema produttivo tradizionale, che richiede una vasta quantità di terra da coltivare, l’indoor farming necessita di pochissimo spazio grazie al fatto che è possibile coltivare in altezza: non è un caso che sia conosciuto anche col nome di vertical farming.
Un’altra caratteristica fondamentale dell’indoor farming è la sua spiccata sostenibilità. Coltivare con questa tecnica, non solo elimina l’uso di pesticidi e diserbanti ma riduce l’utilizzo di acqua del 95%.
Il futuro del settore agroalimentare
Affrontare problemi complessi come il cambiamento climatici e l’aumento della popolazione mondiale richiederà innovazione e soprattutto adattabilità da parte di produttori e consumatori.
Se da un lato l’agroecologia mostra la via da percorrere per un futuro più sostenibile ed un’alimentazione più sana, dall’altro non sarà sufficiente a soddisfare la domanda di una popolazione in crescita e abituata così com’è a trovare qualsiasi prodotto disponibile ogni periodo dell’anno.
Una soluzione a questo problema potrebbe essere l’indoor farming, anche se attualmente richiede alti costi di manutenzione, soprattutto per l’energia. Nonostante ciò si moltiplicano i casi di installazioni di questo tipo nel cuore di città e centri abitati, i quali sono in grado di rifornire aziende e consumatori con un’ampia varietà di prodotti, abbattendo quasi del tutto i costi di distribuzione e l’inquinamento ad essi legato.
Come spesso accade, quindi, la soluzione sta in mezzo. Le singole innovazioni portano benefici enormi ma restano limitate se adottate isolatamente e servirà un approccio olistico per trattare i problemi come elementi di un ecosistema più grande. Così come noi esseri umani siamo solo una parte di un più complesso sistema chiamato Terra.
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