Gintonego, il gin dell’isola di Grado tra innovazione e tradizione

Dal cuore dell’isola di Grado arriva un nuovo gin d’eccezione dal gusto innovativo e attento al territorio.

Gintonego, il gin dell'isola di Grado tra innovazione e tradizione

Quando si parla di eccellenze italiane si pensa spesso alla pasta, alla pizza. Oggi parliamo di un’eccellenza tutta italiana di natura totalmente diversa. Nella zona più meridionale del Friuli-Venezia Giulia, sull’isola di Grado, nasce Gintonego. Il progetto di ideazione di questo particolare gin è durato ben nove anni, dal 2013, quando l’ideatore – Riccardo Gaddi – ha cominciato a lavorare alla ricetta, al 2022, anno in cui la bevanda vede finalmente la luce nella Trattoria De Toni.

L’innovativo progetto unisce in una sola bottiglia tanto tradizione quanto innovazione: gli ingredienti di Gintonego vanno oltre la classica infusione di ginepro propria del gin, aggiungendovi altri ingredienti tradizionali del territorio friulano. Tra questi figurano il coriandolo, le radici di angelica e l’assenzio marino, le cui cime vengono usate sia in infusione diretta, sia aggiungendovi una tintura della stessa pianta. È proprio l’assenzio di mare a donare il nome alla bevanda: al classico nome “gin” viene unita al nome tipico con cui viene chiamata questa pianta, ovvero “santonego”.

Gintonego, il gin dell'isola di Grado tra innovazione e tradizione

Gintonego è quindi un prodotto di altissima qualità, ma anche un messaggio d’amore che l’ideatore della bevanda scrive alla sua terra. L’affetto e l’orgoglio che Gaddi prova per il territorio friulano, e nello specifico per Grado, non si limita all’utilizzo di prodotti locali, ma si estende anche alla tutela dell’ambiente. Ogni ingrediente di Gintonego viene accuratamente selezionato da fornitori e vivai impegnati in una produzione responsabile, che preserva la biodiversità del territorio di Grado. Inoltre sono ecologici anche i materiali utilizzati per la produzione delle bottiglie: il materiale alla base è un tipo di vetro particolare chiamato Wild Glass, costituito interamente da vetro riciclato. A sottolineare l’orgoglio della provenienza di Gintonego si aggiunge poi la sua etichetta, che sottolinea il suo legame con il sole e il mare.

Gintonego, il gin dell'isola di Grado tra innovazione e tradizione

L’idea alle spalle dell’ideazione di questa bottiglia ha conferito a Gintonego il Premio Mediterraneo Packaging nel 2023. Non è però l’unico premio che la bevanda ideata da Gaddi ha vinto in quell’anno: Gintonego si è infatti meritato il conferimento della medaglia d’argento allo Spirits Selection by Concours Mondial de Bruxelles, tenutosi per la prima volta in Italia. Il premio corona l’impegno di Riccardo Gaddi, sottolineando ulteriormente il suo impegno e la sua dedizione nei confronti della sua bevanda.

Grazie alla grande popolarità ottenuta, Gintonego si sta rapidamente diffondendo, ottenendo recensioni positive anche all’estero, come nell’edizione austriaca di Falstaff oppure di Mein Sonntag.

Quindi, mentre sempre più cocktail avranno come ingrediente principe Gintonego, a noi non resta che scoprirlo e attendere che il suo ideatore produca una nuova e innovativa bevanda.

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