Gelato, i gusti più amati e i momenti ideali per mangiarlo
Forse il dolce più amato, di sicuro quello più imitato ma mai in grado di eguagliare o superare quello italiano artigianale. Il gelato in estate è un obbligo, scopriamo in quanti lo amano, i gusti più richiesti e quando sarebbe meglio mangiarlo.
Una giustissima espressione afferma “Non posso rendere felici tutti, non sono mica il gelato!”. Mai furono pronunciate parole più vere. Il gelato artigianale, ennesimo orgoglio culinario del nostro paese, ha origine in realtà antichissime ed una prima versione, molto essenziale, nasce addirittura nel 500 a.C. e nemmeno in Italia bensì ad Atene, in Grecia: per qualche cenno storico più approfondito potete togliervi ogni curiosità grazie al sito dell’azienda “Fabbri” qui.
Per quanto sia raro incontrare qualcuno a cui il gelato non piaccia, qualche refrattario, inspiegabilmente, esiste: l’Istituto del Gelato Italiano (IGI) conferma quanto il gelato sia amato nel nostro Bel Paese tuttavia il 5% delle persone confessa di non gradirlo (com’è possibile?) mentre per la quasi totalità degli italiani rappresenta un ottimo mix di gusto, freschezza, soddisfazione in grado anche di saziarci.
Ben il 93% dei consumatori ama questo prodotto, il 36% ammette di consumarlo spesso e solo il 19% invece di mangiarlo raramente. Il cono batte la coppetta nonostante io creda che per limitare davvero i danni (ovvero gelato ovunque sulle nostre mani, se va bene) la coppetta sia decisamente più sicura. Quello che però mi sono chiesta più di una volta, basandomi sulle mie personali scelte ma anche notando le preferenze di famigliari e amici quando si tratta di ordinarlo, è “Quali sono i gusti preferiti dagli italiani”? A quanto pare c’è un gusto che prevale su tutti da sempre e possiamo dire che non sia una sorpresa per nessuno.
Nonostante ad ogni primavera i creatori di gelato più visionari si sbizzarriscano con mille proposte, alcune particolarmente ardite come il gelato al nero di seppia direttamente dal Giappone o quello al bacon proposto negli Stati Uniti, ai primi posti di questa classifica ci sono i gusti più tradizionali: vincono infatti i gusti crema (preferiti dal 44,1% degli intervistati), con il cioccolato al primo posto come tutti già immaginavamo. A seguire con una netta distanza i gusti frutta (14,1%). Non sembra esserci spazio per le fantasiose variazioni sul tema, a tratti create più per stupire che per vendere. Abbiamo già detto che per la maggior parte degli italiani il gelato sia considerato un alimento in grado di soddisfarci e saziarci.
Quindi chissà quante volte, magari durante una pausa pranzo lavorativa in piena estate o per tenere a bada la linea, lo abbiamo scelto come perfetto pasto sostitutivo. Abbiamo fatto bene o ci siamo solo illusi? Secondo La Cucina Italiana si può fare ma non ogni giorno e l’ideale sarebbero 3 palline tra gusti frutta, fiordilatte o cioccolato per garantire leggerezza e fabbisogno calorico giornaliero.
Di parere direi diametralmente opposto invece Il Fatto Quotidiano che ci bacchetta spiegandoci, esattamente come un nutrizionista, che il gelato non possa essere promosso a pasto sostitutivo a meno che non si stia parlando di una dieta assolutamente equilibrata e bilanciata. Possiamo invece ordinare, e soprattutto mangiare, un buon gelato per merenda, meglio però scegliere un gusto come lo yogurt.
Per concludere, ripensando alla saggia citazione con cui ho aperto l’articolo, il gelato è la via diretta alla felicità quindi consumiamolo quando ci va (che fa pure rima)!
P.S.: Negli Stati Uniti il gelato artigianale si chiama “gelato” esattamente come in Italia, mentre “icecream” sta ad indicare ogni tipo di questo dolce, anche quello conservato nei barattolini o servito nei fast food.
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