Franciacorta presenta il report sulle attività di Ricerca e Sviluppo
Numerosi spunti per il Consorzio Franciacorta grazie al lavoro dell’Ufficio Ricerca & Sviluppo e del Comitato Tecnico. Cambiamento climatico, disciplinare del Curtefranca e la nuova indagine cartografica del territorio gli argomenti principali del rapporto.
Il 28 marzo Franciacorta ha presentato, in occasione del Convegno Tecnico tenutosi presso l’azienda Le Marchesine, il Rapporto sulle molteplici attività intraprese dall’Ufficio Ricerca e Sviluppo, in stretta collaborazione con il Comitato Tecnico. Questo gruppo di lavoro svolge un ruolo fondamentale per la Franciacorta, fornendo suggerimenti e riflessioni strategiche per il progresso continuo della denominazione. Inoltre, l’Ufficio e il Comitato Tecnico si avvalgono della collaborazione di una rete di Atenei, istituzioni accademiche che apportano e mettono in rete competenze specialistiche. Questa collaborazione sinergica consente di sfruttare al massimo il know-how accademico per sviluppare e implementare progetti innovativi nell’ambito della ricerca e dello sviluppo.
“L’impegno continuo nel perseguire l’eccellenza e l’innovazione nel settore vinicolo è una priorità per Franciacorta. Guardiamo avanti con ottimismo e determinazione, pronti a affrontare le sfide future e a cogliere le opportunità che si presenteranno nel nostro percorso verso il successo.” Dichiara il Presidente Silvano Brescianini.
Da oltre tre decenni, Franciacorta si impegna a mantenere elevati standard di eccellenza, non solo nella produzione vinicola, ma anche nell’ambito della ricerca scientifica e tecnologica. Questo impegno continua a essere una pietra miliare nella crescita e nello sviluppo sostenibile del distretto, confermando il suo ruolo di leader nel settore. Il Rapporto fornisce dati aggiornati su una serie di lavori derivanti da progetti pluriennali consolidati e da nuove iniziative, con particolare riferimento all’andamento meteorologico del 2023 riscontrato nel territorio, confrontandolo con le serie storiche dei dati climatici.
Questa analisi, sintesi di quanto contenuto nei periodici bollettini emanati (oltre 30 per ciascuna stagione vegeto-produttiva) dall’Ufficio R&D del Consorzio, è fondamentale per comprendere l’impatto delle condizioni climatiche sul ciclo di produzione del vino e per adottare strategie adeguate di gestione agronomica. Nel rapporto di attività viene affrontato anche il tema del cambiamento climatico e delle sfide che esso presenta per il settore vinicolo: Franciacorta è consapevole dell’importanza di adattarsi a queste nuove condizioni climatiche e di adottare pratiche agricole sostenibili per preservare la qualità e l’autenticità dei suoi vini. Tra i grandi temi sul tavolo quale risposta al cambiamento climatico vi è il lavoro svolto nel campo di miglioramento genetico, in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige.
Tra gli altri temi emergenti del 2° Rapporto di Attività vi è il monitoraggio dei sistemi di pressatura che, se da un lato permette di conoscere il “parco macchine” operanti nella Denominazione, dall’altro mira ad ottimizzare le procedure che interessano questa fase fondamentale del ciclo di produzione, garantendo una maggiore efficienza e qualità del processo.
Inoltre, il 2024 ha visto l’entrata in vigore del nuovo Disciplinare di produzione del Curtefranca e a breve del Franciacorta. In particolare, per quanto riguarda il Franciacorta Rosé, sempre sul fronte dell’innovazione, viene introdotta la valutazione del colore rosato secondo il metodo ufficiale OIV, che porta alla determinazione delle caratteristiche cromatiche con lo spazio colore CIELab. Secondo questo metodo, il colore viene determinato analiticamente in maniera oggettiva.
Un altro tassello che si aggiunge alla costante ricerca e conoscenza del territorio è rappresentato dalla Carta delle Unità Geografiche. Infatti, si è da poco concluso il progetto, avviato nel 2020 e condotto da Alessandro Masnaghetti di Enogea, relativo a un’indagine cartografica sui vigneti della Franciacorta. Un imponente lavoro documentale che ha attinto alle informazioni presenti nel Catasto napoleonico, redatto all’inizio dell’800, e che ha restituito l’intera denominazione suddivisa in 134 Unità Geografiche ciascuna definita a partire da informazioni e toponomastica originale. Il compito che spetta ora al Consorzio sarà individuare le regole per introdurne l’utilizzo in un futuro disciplinare, in “aggiunta” al termine Franciacorta.
“Rimango convinto che, una volta spogliati dei tecnicismi, ciascuno dei progetti coordinati dall’Ufficio R&D e dal Comitato Tecnico possa veicolare dei messaggi capaci di apportare prestigio alle denominazioni d’origine e all’indicazione geografica tutelate dal nostro Consorzio, non meno delle altre attività che, fino a oggi, hanno certamente contribuito a creare il posizionamento del Franciacorta, ed è in tale direzione che vorrei convergessero i nostri sforzi, per una visione della Franciacorta dei prossimi dieci anni.”
“Desidero rivolgere, in conclusione, un pensiero a nome di noi tutti al caro Massimiliano Piermattei, Max per tutti, al cui ricordo dedichiamo questo Rapporto di Attività. Che le circostanze del suo fatale infortunio rappresentino per noi tutti un monito costante a mantenere alta la nostra attenzione sui luoghi di lavoro.” Termina così Mario Falcetti portando una dedicata al collega mancato la scorsa estate.
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