Problemi con il menù? Dishcovery lo racconta agli stranieri!
Con Dishcovery ogni ristoratore può descrivere gli ingredienti e i piatti raccontando tutto il lavoro che sta dietro alle sue creazioni culinarie.
Ci sono problemi a comunicare con la clientela straniera? Si desidera comunicare il valore dei piatti e della cultura culinaria della propria zona, ma non si sa come? Dishcovery può essere la soluzione ai ristoratori che non vogliono perdere clienti stranieri solo perché non capiscono cosa c’è nel menù.
Dishcovery traduce il menù in tutte le lingue, lo digitalizza in versione mobile in modo che sia consultabile direttamente dallo smartphone e lo racconta pure.
A prima vista, Dishcovery può sembrare solo un servizio che traduce i menù in diverse lingue, ma non si limita a questo: il cliente può leggere all’interno del menù scoprendo i dettagli dei singoli piatti e dei singoli ingredienti.
Oltre ad affrontare le barriere linguistiche e culturali, l’obiettivo è anche quello di semplificare le cose. Dishcovery non è un’app che necessita di essere scaricata, ma è praticamente un sito che si comporta come un’app. Il cliente deve solo scansionare il QRcode che trova nel menù e il sistema riconosce in automatico la lingua del dispositivo dell’utente. La web app traduce il menù e consente di vedere per ciascun piatto ogni singolo ingrediente, e ogni singolo ingrediente ha la sua spiegazione dettagliata.
Il progetto è un’idea di Giuliano Vita e Marco Simonini. Il primo è partito alla volta della Cina a soli 17 anni per studiare in un liceo di Chongqing. Ha lavorato a Shanghai nella distribuzione HORECA, portando nei migliori ristoranti e hotel della Cina gli ingredienti più rappresentativi della cucina Italiana. Il secondo lavora da anni nel settore alimentare. É stato uno dei primi rappresentanti Italiani del settore dell’aceto balsamico di Modena ad essere stato dislocato in Cina per promuovere le eccellenze della nostra cultura culinaria.
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Il team di Foodonomy