Cibi etnici: hai mai provato “The Italian Way”?
La nostra cucina è tra le più celebri e amate al mondo ma di certo non è l’unica ad ingolosire. Tuttavia i puristi per i quali non esiste altro che la cucina mediterranea sembrano molto difficili, se non impossibili, da convincere ad assaggiare cibi etnici di altre culture. Forse perché non hanno mai provato “The Italian Way”.
Il termine fusion sicuramente non vi è nuovo così come l’associazione ad una cucina etnica spesso non originale (nel senso che viene realizzata da chi non è originario di quel paese) di bassa qualità e altrettanto basso costo. Se però pensiamo a quello che significa davvero, ovvero fusione, possiamo facilmente dedurre che mixare due cucine di paesi diversi possa essere una vera arte gastronomica se fatta bene e con prodotti di prima qualità. Questo concetto è chiaramente rivolto a tutti ma soprattutto a coloro che ai piatti italiani e mediterranei non sanno, e vogliono, proprio rinunciare. E allora perché non tentarli con le più famose prelibatezze etniche ma riviste all’”Italian Way“?
Cominciamo subito da una delle più amate cucine etniche, soprattutto oltreoceano: la cucina messicana. Pietanza tipica molto famosa anche qui nel Bel Paese sono certamente i tacos che per la gioia di tutti noi possono essere farciti come più amiamo. Bando allora a carne di manzo, salsa chilli e spezie varie e proviamo con qualcosa di sicuramente sfizioso ma più leggero come tartare di salmone o tonno, avocado e formaggio fresco Philadelphia o magari perché non cuocere il pollo nel suo brodo, guarnirlo poi con cipolle a rondelle soffritte in olio extra vergine d’oliva e salsa di pomodoro ed inserire tutto nel vostro tacos all’italiana? La ricetta precisa la trovate qui. Anche carne e pesce non rientrano nei vostri gusti? Il tacos vegetariano mediterraneo potrebbe fare al caso vostro, dovrete solo procurarvi zucchine, peperoni, melanzane, basilico e mozzarella e seguire attentamente la ricetta proposta de La Cucina Italiana.
Passiamo ora al celebre sushi, chi non lo ama? Beh in molti in realtà perché per esempio l’alga proprio non rientra nei loro gusti…E se la sostituissimo con una foglia di bietola come suggerisce Giallo Zafferano? Capiamo che la bietola, per quanto sana, possa non essere irresistibile e proprio per questo vi proponiamo un cambiamento radicale, quasi ardito quanto delizioso… la mortadella. Avete capito bene, la mortadella, insieme a uovo, pomodoro, prezzemolo, olio extra vergine e sì, di nuovo, la bietola ed altri ingredienti rigorosamente italiani può dar nuova vita e un nuovo sapore al piatto nipponico. Non una ma ben 2 ricette possono fare al caso vostro, la prima viene sempre da La Cucina Italiana mentre la seconda da chi di salumi se ne intende.
La cucina del Sol Levante ha molti pregi e tra questi senza dubbio figura la leggerezza, come per esempio la loro particolare frittura, la tempura decisamente più light dato che la ricetta originale prevede solo acqua e farina ma ugualmente gustosa. In tempura si cuociono tipicamente gamberi e verdure ma per stupire davvero proponete una versione fusion della buonissima nazional popolare mozzarella in carrozza nella versione mozzarella in tempura su crema di basilico.
Difficile non amarli eppure i celebri dumpligs cinesi, meglio conosciuti in Italia come i ravioli al vapore, non sempre convincono tutti i palati all’unanimità. La buona notizia è che possono essere preparati all’ Italian way seguendo pochi passi per un risultato mediterraneo delizioso. Seguite le istruzioni di Chef in Camicia per un raviolo il cui ripieno contiene macinato di vitello, aglio e una vera garanzia Made in Italy, il Grana Padano. Le personalizzazioni nostrane dei ravioli al vapore cinesi possono essere ispirate anche dalle città in cui vengono preparati: a Milano, il ristorante Gong Oriental Attitude, una delle location cinesi più chic ed esclusive del capoluogo lombardo, offre in menù il Raviolo d’Oro: ravioli in pasta di zafferano ripieni di ossobuco, serviti con una crema di risotto alla milanese in omaggio alla loro città d’adozione.
Ed ora passiamo allo street food, quello vero, leggendario, capace di valicare qualsiasi confine culinario, l’hamburger. Abbandonate da tempo le vesti di poco sano cibo da fast food il celebre panino americano, di origine tedesca, nato infatti nella bellissima città di Hamburg da mano del cuoco Otto Kuasw, non è estraneo a rivisitazioni, alcune anche d’autore. A partire dalla carne che può essere di manzo di chianina toscana o di fassona piemontese, le verdure, che oltre alle tradizionali cipolle, fetta di lattuga, pomodoro possono essere sostitute da zucchine, melanzane e radicchio bio ma la vera guarnizione all’italiana sono i formaggi e per fortuna il nostro dispensatore di eccellenze gastronomiche nazionali Eataly sa cosa suggerirci per dare il tocco tipicamente italiano e soprattutto di qualità al celebre panino: il gorgonzola e il raschera di sicuro fanno parte dei più originali.
Ultimo ma non certo per bontà, ed anche qui gli Stati Uniti ci hanno messo lo zampino, è il club sandwich, una delle portate più richieste e amate quando si tratta di brunch. Nato come toast (a volte a doppio o triplo strato) tagliato a metà o in 4 e ripieno di pollo, bacon, uovo, insalata, pomodoro e maionese, la sua versione mediterranea non è certo meno gratificante: se non avete ancora provato la versione con un salume D.O.P italiano è proprio il caso di porvi rimedio subito soprattutto sostituendo il classico toast con un soffice e fresco pane italiano, come una ciabattina per esempio. Come prepararne uno a regola d’arte per il vostro brunch Made in Italy? Seguite questa ricetta, facile, veloce e squisita.
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