Cantina del Vesuvio: tutto il carattere del vulcano in un bicchiere
Oggi siamo in luogo magico: acqua e fuoco, tra il Mar Tirreno e la calda terra del vulcano campano alla scoperta della Cantina del Vesuvio.
Oggi siamo in luogo magico: acqua e fuoco, tra il Mar Tirreno e la calda terra del vulcano campano alla scoperta della Cantina del Vesuvio.
Qui, da molti anni, la famiglia Russo si dedica con passione all’enoturismo ed alla produzione di vini biologici con un carattere speciale: il Lacryma Christi.
Un terroir ricco di sostanze nutritive donate dal vulcano che, con le sue rocce e ceneri, offre un terreno eccellente per la coltivazione delle uve; qui, a 300 metri sul livello del mare, le viti beneficiano della leggera brezza marina proveniente dal Golfo di Napoli, salvaguardandosi da eventuali malattie. Non per ultimo, le piante sono a Piede Franco, il che rende il tutto ancora più affascinante e curioso, non trovate?
I vini che nascono su questo terreno non li definirei di certo “vini ruffiani”! Poche morbidezze, sapidità e freschezza prima di ogni cosa e questo, spesso, ne rende difficile la bevuta.
Ma riflettiamo: pensiamo alla lava del vulcano, pensiamo al terreno sul quale crescono, alle temperature a cui sono assoggettate le uve: ed ora ditemi se i vini della Cantina del Vesuvio non sono l’esatto risultato della loro stessa natura.
Li trovo magnifici nella loro sincerità, preciso risultato del terroir su cui crescono!
Infinita persistenza ed equilibrio, una spinta minerale di tutto rispetto; insomma, quello che mi aspettavo da questo vino è quello che ho esattamente trovato nel bicchiere.
LACRYMA CHRISTI BIANCO
Prodotto con uva “Caprettone” al 100% questo vino si presenta, agli occhi, con un colore giallo paglierino tenue ed una consistenza importante.
Il profumo è abbastanza intenso, delicatamente erbaceo con richiami alla ginestra ed al bosso e accenni di scorze di limone ma direi che la sua principale caratteristica olfattiva, sta nella forte impronta minerale che mi riporta alla pietra focaia ed alla grafite.
Questo Lacryma Christi è un vino piacevolmente sapido con una spiccata freschezza e ottima struttura che si ritrova, tra l’altro, nella persistenza: lunga e piacevolissima.
Lo consiglierei senz’altro con una mozzarella di bufala accompagnata da marmellata di arance o con un bel fritto di mare.
LACRYMA CHRISTI ROSSO
Il Lacryma Christi della Cantina del Vesuvio è caratterizzato da un magnifico colore rubino, denso e intenso che prepara il naso a qualcosa di “potente”.
Infatti è così, per comprenderlo ho dovuto far roteare il Piedirosso 100% sotto il mio naso più volte, profumi intensi e complessi difficili da identificare immediatamente ma che si aprono piacevolmente con tutte le loro declinazioni.
Minerale con tutte le sue sfumature di pietra focaia e grafite ma anche un penetrante erbaceo per terminare con un bouquet tostato che mi ricorda la legna bruciata ed il fumo; non manca un accenno di balsamico e del leggero fruttato maturo, mi preparo perché so che non sto per bere un vino “ovvio”.
In bocca questo Piedirosso è sapido e fresco, queste caratteristiche sono predominanti ma sono il perfetto risultato del terroir sul quale crescono le sue uve.
Un vino complesso, da non dare per scontato e soprattutto da degustare con la consapevolezza delle caratteristiche dell’uva, della vinificazione e del terreno su cui crescono.
Giacché stiamo parlando di un vino particolare e siccome so anche che non è consuetudine consigliare un vino rosso con del pesce, sapete cosa facciamo? Proviamolo con una bella zuppa di pesce di mare! Secondo me ci starà stupendamente!
Ti è piaciuto l’articolo? Scopri i nostri partner, o leggi le nostre ultime notizie.
Scrivi un commento