Bentoteca, la perfetta fusione di cucina giapponese e italiana

A Milano c’è un ristorante in cui possiamo trovare il punto d’incontro tra la cucina giapponese e la cucina italiana e porta il nome di Bentoteca.

Bentoteca, la perfetta fusione di cucina giapponese e italiana

Milano, Via San Calocero 3. Un indirizzo che vi risulterà nuovo o di vecchia conoscenza se avete visitato il Tokuyoshi. Ora a quell’indirizzo troviamo la Bentoteca, nuovo ristorante ma vecchio proprietario. A che gioco stiamo giocando? Nessuno! Per potervi parlare di questo posto dobbiamo fare un breve salto indietro nel tempo. Nel 2015 lo chef Yoji Tokuyoshi apre a Milano il suo ristorante il quale porterà il nome di Tokuyoshi.

In poco tempo riceve l’ambita stella Michelin per via della sua innovativa visione della cucina giapponese. Arriva però il 2020 e con lui l’ombra nera della pandemia per via del Covid. Come tutte le persone in quel periodo ha dovuto cercare un modo per poter andare avanti e proseguire con il proprio lavoro. Decise così di cambiare la tipologia di somministrazione delle sue prelibatezze passando ad un più semplice bento.

Con il cambio della destinazione d’uso del locale e la successiva rinomina ha dovuto dire addio, forse, alla stella Michelin. Ci teniamo a precisare che questa è stata una sua decisione, sapeva a cosa andava incontro ma ha continuato su quella strada. Possiamo dire tranquillamente che la decisione presa sta dando i suoi frutti. Non ha comunque abbandonato l’idea di voler aprire, da un’altra parte, il Tokuyoshi. Con Bentoteca però tutto va a gonfie vele, il locale seppur con solo 21 coperti è sempre pieno e serve la prenotazione per poter entrare. Yoji Tokuyoshi non è uno chef inesperto e la pandemia lo ha aiutato ad avere le idee chiare sul futuro del suo lavoro. Per chi non lo sapesse era il sous chef di un altro grande, immenso chef. Stiamo parlando del proprietario del ristorante tristellato Massimo Bottura e della sua Osteria Francescana di Modena.

Bentoteca, la perfetta fusione di cucina giapponese e italiana

Per ben 9 anni ha ricoperto quel ruolo per poi decidere di aprire un ristorante tutto suo a Milano. Tutta la sua esperienza e le sue origini danno vita a quella che è per lui la sua idea di cucina. Prodotti italiani vengono trattati con tecniche tipiche della cucina giapponese come ad esempio il midollo e shiokara. In questo piatto vi è una cottura alla brace del midollo a cui poi vengono aggiunti calamari fermentati, tartufo bianco e shokupan (pane al latte giapponese). Troviamo poi il collare di tonno alla griglia con salsa yukke, katsusando di pesce spada fritto alla giapponese o yakitori di anguilla e pollo. Questi sono solo alcuni dei piatti proposti dallo chef. Noterete sicuramente un dettaglio, niente sushi alla Bentoteca per scelta di Tokuyoshi. Nonostante la voglia di presentarlo non ritiene abbastanza diversificato, lungo tutto l’anno, il tipo di pesce nostrano come invece avviene in Giappone.

All’interno di Bentoteca non viene servito solo cibo ma vengono anche abbinati tutta una serie di vini utili a rendere migliore l’esperienza. Tutto ciò che dovete fare è scegliere il piatto e vi verrà abbinato un vino che possa esaltarne ancora di più il sapore. Una cosa interessante, sottolineata da chi vi seguirà lungo tutto il servizio, è la presenza di piatti da condividere.

Bentoteca, la perfetta fusione di cucina giapponese e italiana

Alla base di questa scelta c’è il semplice motivo che condividere unisce le persone e rende tutto più intimo e conviviale. I progetti di Tokuyoshi non sono finiti qui e infatti dopo Tokuyoshi e Bentoteca ha deciso di aprire prima Katsusanderia e, l’anno scorso, Pan. Due nuovi posti con due nuove proposte culinarie nate dal successo della Bentoteca. Nel primo infatti si potrà mangiare il katsusando, un panino con la cotoletta, e nel secondo una vera e propria esperienza basata sul pane. 

Vi consigliamo vivamente di fare questa esperienza e sicuramente non ve ne pentirete. Lo chef Tokuyoshi, insieme al suo staff, vi farà provare sapori che non pensavate di poter conoscere. Non vi resta che andare sul sito a prenotare il vostro tavolo!

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