Con la bella stagione torna la passione degli italiani per l’orto!
Per avere un orto quasi perfetto ecco che arriva il decalogo della Coldiretti.
Prendersi cura dell’orto è una passione che coinvolge sempre più un numero crescente di italiani. Nei capoluoghi di provincia – rileva la Coldiretti – in cinque anni si è registrata una crescita del 36,4% con il record di oltre 1,9 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale, divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione familiare, secondo i dati report Ambiente urbano 2017 di Istat.
Sono tanti i motivi che spingono gli italiani a coltivare un proprio orticello: chi per la passione di lavorare all’aria aperta, chi per la voglia di vedere crescere qualcosa di proprio o chi per il gusto di mangiare e offrire a familiari e amici prodotti freschi e genuini.
Chi non ha grandi disponibilità di terra può utilizzare soluzioni alternative come l’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio, quello verticale che si si sviluppa su pareti di panno e tessuto, l’orto “ecologico” che ricicla materiali di scarto come le bottiglie e i contenitori di plastica oppure quello rialzato “a carrello” per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi.
Un successo quello degli orti che ha importanti effetti sul mercato e sull’occupazione infatti le vendite di macchine per il giardinaggio nel 2017 hanno registrato un incremento delle vendite del 7,3% per i trattorini e addirittura del 18,5% per i rasaerba robotizzati, per non parlare delle serre e dei vivai dove gli italiani vanno a rifornirsi di piante e fiori grazie – conclude la Coldiretti – ad un settore che in Italia vale oltre 2,5 miliardi di euro e conta 100 mila addetti in 27 mila aziende impegnate nella coltivazione di oltre 2.000 specie vegetali.
Qui proposto il decalogo stilato da Coldiretti:
1) Spazio giusto: l’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati.
2) Stagionalità: a ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine con indicate le fasi lunari.
3) Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo è meglio comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.
4) Buona terra: per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.
5) Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).
6) Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.
7) Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante.
8) Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti;
9) Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, oltre a usare prodotti specifici, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive.
10) Costi: realizzare un orto in giardino ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 250 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.
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