Antica Grapperia Morelli: qualità ed eccellenza distillata da 4 generazioni
Il marchio di fabbrica della famiglia Morelli, ovvero la maniacale ricerca verso la perfezione, è stata finalmente premiata. La rivista Forbes ha infatti incoronato l’azienda toscana tra le 100 eccellenze italiane, frutto di una storia ultracentenaria sinonimo di garanzia nel settore, nazionale e non.
In una cornice fiabesca come quella della Valdera, da 112 anni e 4 generazioni l’azienda “Antica Grapperia Morelli” porta avanti il suo operato, fluttuando tra le antiche tradizioni e l’innovazione. Nata prettamente come liquorificio a conduzione familiare, nel corso degli anni l’offerta si è allargata sempre più, aprendosi al settore del food con prodotti “a tema alcolico”, cosmetici e non solo.
Sin dal principio, l’indissolubile legame con il territorio è stato il fil rouge che ne ha delineato il percorso aziendale, sbandierato orgogliosamente grazie alla dicitura “100% Made in Tuscany” che accompagna ogni prodotto e nella collaborazione con la compaesana “Piaggio” e le sue inimitabili vespe. Il dolce sapore della tradizione, scandito da lavorazioni ad hoc e produzioni metodiche, ha dato il via ad una lunga corsa a premi in giro per il mondo, iniziata nel 2012 al Concorso Mondiale di Bruxelles con una medaglia d’argento e destinata a proseguire ancora a lungo.
Le origini del mito
Era il lontano 1911, quando nel piccolo centro di Forcoli l’audace e volenteroso Leonello Morelli diede vita alla prima sede della sua Grapperia. Grazie ad un’accattivante campagna pubblicitaria, dai tratti avanguardistici per l’epoca, le sue bottiglie cominciarono a diffondersi per tutta la regione, facendo capolino poi a livello nazionale. Il brand comincia così a crescere in linea con la struttura aziendale, inglobando nell’organico il figlio Dante e il nipote Piero, tanto da incoronarlo negli anni 50 come uno dei motori economici principali del distretto territoriale.
Nel 1975 anche il resto del mondo comincia a conoscere la realtà Morelli, esportando le proprie creazioni in Europa, Cina e Stati Uniti. Ma nel 2009 viene compiuto il trasferimento nell’attuale sede operativa: a 2 km dalla prima, si ergono 1300 mq di spazi produttivi e di stoccaggio, contornati da 300 mq di uffici, sale meeting e degustazioni scenario di percorsi e show room di tutti gli odori e sapori tipici della Toscana.
Per chi vuole immergersi nella fascinosa atmosfera del passato, nella vecchia sede è stato allestito un museo, un approccio diretto con ciò che ha segnato e che segnerà per sempre la storia della famiglia. L’anno di rottura, che sancisce definitivamente tutta l’evoluzione conseguita, è il 2019 quando da una struttura artigianale si passa ad una commerciale strutturata.
Il fantastico Mondo Morelli
Come già accennato, il vasto repertorio merceologico dell’azienda non si occupa solamente di distilleria vera e propria, ma spazia in tante altre invitanti opportunità. Il marchio che ha dato via al suo grande successo resta indiscutibilmente tutto il reparto di grappe e distillati, realizzate rigorosamente secondo la tradizione che da più di un secolo tiene le redini del gruppo.
Tutto gira intorno alle tempistiche dell’invecchiamento: più lunga è la maturazione, più decisa sarà l’aromatizzazione per questo si propone tipologie di prodotti per tutti i gusti, cominciando dalla sempreverde Grappa Toscana o virando verso la più giovane Grappa Centenario, ideata nel 2011 in omaggio del primo centenario dell’azienda. Il segreto dell’inconfondibile filosofia del reparto liquori è invece la scelta mirata delle materie prime da utilizzare, in alcuni casi (e in via eccezionale) a discapito del km 0. Il caso più plausibile è quello del Limoncino e dell’Arancino, prodotti da agrumi che respirano il mare dell’Isola d’Elba o della Sicilia, le cui bucce sono lasciate a macerare lentamente nell’alcool con la sola compagnia dell’acqua e dello zucchero.
Nella rotta verso la golosità, si può incappare inoltre nelle variegate “creme alcoliche” come quella al caffè, cioccolato, frutta e tante altre. Il gusto di tali prelibatezze, ideali per concludere al meglio un sontuoso passo, vincono soltanto con una semplice mossa: la semplicità.
Abbandonando per un momento la secolare arte degli amari, soltanto nei recenti periodi la sperimentazione verso il mondo del food ha dato risultati incredibili, incentivato anche dal sostenibile movimento dell’economia circolare tanto caro alla famiglia. Con le bucce “esauste” degli agrumi tolte dall’infusione in alcool, viene impreziosito l’impasto di dolci tipici come i Cantucci e Pandolci bagnati nel liquore.
Gli anni della Pandemia da Covid-19, oltre a tutto il male dietro, hanno portato aria di novità in casa Morelli. Essa è stata la prima a produrre spray alcolici igienizzanti per le mani al 70% di gradazione alcolica, ottenuti dagli infusi utilizzati per i propri liquori. Chiamati “Cosmetici Anyma”, sono stati distribuiti all’epoca gratuitamente per tutti gli operatori socio-sanitari impegnati nella lotta contro il virus. Ad oggi, sono stati reinventati per il mondo del beauty, convertiti in creme per il corpo e per le mani.
Infine, come non citare tutto il reparto di accessori per gli amanti del beverage, tra confezioni di bottiglie in legno pregiato, strumenti da barman e tanti altri gadget.
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