Bergamo: verso il Valcalepio e oltre

Chi dice Valcalepio pensa a Bergamo, alle sue valli, al verde delle sue colline ricoperte di boschi e di vigneti ma non sempre la bergamasca è stata sinonimo di natura e cultura enologica.

Bergamo: verso il Valcalepio e oltre

Il Valcalepio è il simbolo di un ritorno alla viticultura cui, a Bergamo e in provincia, si è assistito a partire dalla seconda metà degli anni ’70: dopo il periodo del boom industriale durante il quale i terreni e le vigne in collina vennero progressivamente abbandonati, la Cantina Sociale Bergamasca divenne il fulcro di ricerche e sperimentazioni che portarono nel 1976 a far ottenere al Valcalepio la DOC, Denominazione di Origine Controllata.

Esistono due varianti di Valcalepio: il rosso, forse il più famoso e apprezzato anche al di fuori dalla bergamasca – che nasce dall’unione di uve Merlot e Cabernet – e il bianco, che combina mix diversi di Pinot e Chardonnay. Quest’anno anch’io, finalmente, ho scoperto la varietà bianca del Valcalepio, durante uno di quegli eventi estivi immersi nei centri storici delle nostre città a cui gli amanti del vino di ogni provenienza e generazione non vedono l’ora di partecipare: “Evviva Valcalepio”, una degustazione allestita nella splendida cornice della cittadella viscontea in Città Alta, a Bergamo, alla quale hanno partecipato 15 cantine della bergamasca, tutte accomunate dalla produzione di vino appartenente a questa denominazione (e a quelle del Moscato di Scanzo e del Valcalepio Moscato Passito).

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Personalmente la mia etichetta preferita per il Valcalepio bianco è stata quella della cantina “La Rocchetta”, situata sul Lago d’Iseo, che combina Pinot bianco, Pinot grigio e Chardonnay (mentre diversi fra quelli che ho avuto modo di assaggiare quella sera univano soltanto uvaggi Pinot grigio e Chardonnay) e che ha trovato a mio avviso il perfetto equilibrio fra secchezza e fragranza, l’ideale per rinfrescarsi la gola durante le torride serate estive.

Il consiglio però è, per chi si fosse perso quell’evento, di passare dalla verde e rigogliosa provincia di Bergamo e di fermarsi in una delle sue numerose cantine, famose non solo per la produzione di Valcalepio bianco e rosso ma anche per il famoso Moscato e per altri numerosi vini e vitigni. Consigliatissime, benché estremamente diverse l’una dall’altra, le esperienze di degustazione disponibili nelle cantine Martinelli di Scanzorosicate e Tassodine di Villa d’Adda, e una menzione va fatta anche per l’azienda agricola Frontemura di Bergamo, che alla produzione di vino associa quella di eventi aperti al pubblico in una bella terrazza con panorama di Città Alta incluso… Ma in questa zona troverete solo l’imbarazzo della scelta!

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