Potete chiamarlo street food o se preferite pret-à-gourmet
Origini antichissime per un concetto di cibo facile e veloce, da consumare in strada. Lo street food oggi è ormai elevato a vero prêt-à-gourmet anche da “istituzioni” del gusto.
Street food, tradotto dall’inglese cibo di strada (come al solito suona meglio in inglese, vero?), è da sempre considerato il cibo facile, veloce ed economico. Nel corso dei secoli ha conosciuto trasformazioni ed evoluzioni tanto da essere oggi concepito come qualcosa di molto più elevato come illustra alla perfezione Streetfoody.
Dimentichiamoci per un attimo, o forse due, il panino alla salamella mangiato in piedi davanti ad un chioschetto all’alba e pensiamo più in grande ma soprattutto più “in buono”!
Se Il Gambero Rosso si è pronunciato stilando già a luglio 2020 la classifica dei migliori locali street food del 2021, anche noi possiamo darvi qualche sfiziosa chicca.
Partiamo dalla nostra splendida capitale per scoprire che proprio a Roma si trova una delle hamburgerie migliori d’Italia e senza dubbio la migliore della città, Franz Burger. Capire perché è facile dato che, parole loro, i loro panini sono “fatti con carne macinata direttamente da noi, serviti con verdure di stagione e accompagnati da croccanti e gustose patate al forno. Il tutto, cotto con puro olio extravergine di oliva”. Una cucina a conduzione familiare in cui comandano genuinità e massima qualità. In poche parole “Italians do it better” dato che l’hamburger è stato reso celebre nel mondo dagli U.S.A.
Da Roma giungiamo a Milano che propone due colonne portanti dello street food fatto bene. La prima non può essere che lei, la polleria Giannasi, quel chiosco di Porta Romana che dal 1967 è diventato sinonimo del pollo allo spiedo – ma anche crocchette di patate, olive all’ascolana, pollo fritto al curry, patate al forno solo per citare alcuni piatti – più buono e desiderato del capoluogo meneghino. Quando si passa per Piazza Buozzi e si nota un’insolita folla, no, non è arrivato Harry Styles in città, è semplicemente la coda chilometrica davanti a Giannasi.
Sempre a Milano, se menzioni panzerotto, specialità della cucina povera pugliese, automaticamente parli di Luini. Ad un passo dal Duomo si trova il negozio di street food più famoso della città in cui tutti almeno una volta sono passati, dopo il lavoro o prima di entrare nel cinema multisala lì accanto, per consumare la famosa mezzaluna di sfoglia farcita, ovvero il panzerotto. Divenuto vero e proprio cibo di culto di Milano anche perché la ricetta dell’impasto è un segreto di famiglia custodito gelosamente dal figlio della signora Giuseppina e dai nipoti.
Parliamo ancora di eccellenza pugliese ma stavolta non si tratta di un piatto tipico bensì di un nuovo modo di concepire i panini e il pesce che propone Pescaria. I suoi panini sono farciti con pesce freschissimo, crudo o cotto, in mille varianti diverse. Uno street food così gourmet ma soprattutto così buono che da Polignano a Mare (Puglia) è arrivato a Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli e, secondo noi, non è finita qui come confermano le infinite attese per entrare nel piccolo ristorante.
Lo street food, soprattutto di mare, può essere sano e molto originale. Siete mai stati da Il Pesce Pazzo di Varazze, in Liguria? Si tratta di un peschereccio che attracca di fronte alla piazza dei Pescatori, predispone il pescato del giorno e lo propone in molti invitanti modi, anche fritto nel tipico cartoccio. A testimoniare l’assoluta freschezza dei loro prodotti, il menù, che cambia ogni giorno in base al pescato, consiste in una degustazione composta dalle materie prime migliori che il mare ha regalato.
Chi ha detto che lo street food non possa essere stellato? L’ultima vera chicca, e qui parliamo davvero di prêt-à-gourmet, ci viene regalata dagli arancini o arancine, in base alla zona della Sicilia in cui ci si trova. Facciamo un salto a Licata dove Pino Cuttaia, uno tra i più rinomati chef siciliani, propone nel suo ristorante due stelle Michelin La Madia l’arancino di riso con ragù di triglie e finocchietto selvatico. L’arancino viene servito in un piatto sul cui fondo viene versata una zuppa di triglia. Il tutto è guarnito con una coda di triglia essiccata e fritta.
Queste sono solo alcune delle bellissime e squisite sorprese che ci regala lo street food…oh no, scusate, il prêt-à-gourmet!
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