Anatra glassata all’aceto balsamico e miele: la ricetta gourmet alla portata di tutti!
Una ricetta semplice dal risultato gustoso ed elegante, perfetta per accompagnare qualche calice di Enantio Riserva 1865 Prefillossera della Cantina Roeno.
Per gli amanti dell’enogastronomia come me, poche cose rendono più soddisfatti di un buon abbinamento cibo-vino o della riuscita di una ricetta gourmet, ancora meglio se si tratta di un piatto che scegliamo sempre al ristorante ma che abbiamo paura di affrontare ai fornelli.
Con questo articolo voglio raccontarvi come ottenere entrambe le cose, regalandovi un momento di doppia soddisfazione e dimostrandovi che gourmet non significa per forza estremamente complicato.
La ricetta in questione nasce quindi come proposta di abbinamento per l’Enantio Riserva 1865 Prefillossera della Cantina Roeno. Quando l’ho assaggiato per la prima volta, ho capito fin da subito di trovarmi di fronte ad un vino di carattere che pretendeva come spalla un piatto alla sua altezza.
Questo interessante vino originario della Terra dei Forti, ha infatti un’anima rustica e selvatica ̶̶ caratterizzata da una buona acidità e una notevole tannicità ̶̶ e per questo viene spesso abbinato a piatti di selvaggina. La mia scelta è dunque caduta sul petto d’anatra, uno dei tagli di carne più eleganti, così da rendere giustizia alla raffinatezza della versione riserva proposta dalla Cantina Roeno, che al naso regala intensi profumi di frutta rossa sotto spirito, chiodi di garofano e note di sottobosco. Se volete conoscere meglio questo ed altri vini della cantina, date un’occhiata all’articolo dedicato.
Ma ora torniamo alla ricetta; per realizzarla vi basteranno pochi ingredienti, tutti facilmente reperibili:
- 2 petti d’anatra;
- 2 scalogni;
- Qualche rametto di erbe aromatiche, scelte a vostro piacimento (io ho usato salvia e rosmarino);
- Una noce di burro (facoltativo);
- 2 cucchiai di aceto balsamico di Modena tradizionale;
- 2 cucchiai di miele di castagno;
- b. sale e pepe.
Per prima cosa, pulite i petti d’anatra eliminando il grasso in eccesso dai lati e tenetelo da parte. Se la carne proviene da una confezione sottovuoto, apritela almeno mezz’ora prima di lavorarla per far sì che si asciughi leggermente.
A questo punto, incidete dei tagli sulla pelle dell’anatra che si incrocino trasversalmente, come per formare una griglia, in modo tale che il calore penetri meglio in fase di cottura e che la pelle diventi più croccante. Condite poi la carne massaggiandola con un po’ di sale e pepe su entrambi i lati, passando bene anche tra i tagli della pelle.
Prendete una casseruola adatta anche alle cotture in forno e mettetela sul fuoco facendo sciogliere una noce di burro. Una volta sciolto, fate rosolare i petti dalla parte della pelle (se volete potete utilizzare una buona padella antiaderente per far rosolare l’anatra nel suo stesso grasso e non utilizzare il burro).
Non appena si sarà formata una bella crosticina dorata, girate la carne dalla parte magra e aggiungete nella casseruola/padella gli scalogni tagliati grossolanamente, gli aromi e il grasso che avevate tenuto da parte per arricchire ulteriormente il fondo. Nel caso si dovesse asciugare troppo, sfumate con un goccio di Enantio o con un altro vino rosso a vostra disposizione.
Dopo circa 3 o 4 minuti, togliete la casseruola dal fuoco e trasferite tutto nel forno che avrete preriscaldato a 200°C. Questo breve passaggio in forno (massimo 8 minuti) donerà alla carne una crosticina ancora più croccante.
Una volta tolta la casseruola dal forno, fate riposare la carne qualche minuto avvolta nell’alluminio. Nel frattempo, filtrate il fondo di cottura, versatelo in un pentolino e mettetelo sul fuoco aggiungendo prima i 2 cucchiai di aceto balsamico e infine il miele fino a farlo addensare.
Tagliate la carne e servitela con la sua glassa insieme al contorno che preferite; io ho optato per delle patate gratinate al forno con un po’ di pan grattato e Parmigiano Reggiano.
Ora non vi resta che assaggiarla e testare l’abbinamento con l’Enantio Riserva della Cantina Roeno. La succulenza dell’anatra verrà contrastata e asciugata dal tannino, mentre l’acidità del vino vi aiuterà a sgrassare il palato e prepararlo al boccone successivo. In questo gioco di alternanza tra forchetta e calice, l’aromaticità dell’anatra e della sua glassa si sposerà perfettamente con le note speziate dell’Enantio, rendendo ancora più persistente questo simposio di profumi e sapori.
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