Gravidanza e alimentazione: bisogna mangiare per due?
Gravidanza e alimentazione: falsi miti, consuetudini e buone abitudini di uno dei momenti più importanti nella vita di una donna.
Oggigiorno, una delle convinzioni più frequenti è che una donna in gravidanza debba “mangiare per due”. Ma è vero tutto ciò? Ovviamente no. In gravidanza bisogna mangiare per se stesse e per il benessere e la crescita del bambino, seguendo però uno stile di vita sano ed equilibrato. Una donna incinta ha bisogno sicuramente di qualche energia in più per affrontare le giornate, circa 200 calorie. Questo leggero aumento deve essere però basato su una regolare e variegata dieta piuttosto che sulla quantità di cibo.
Cosa mangiare e cosa evitare durante la gravidanza
Mangiare per due durante la gravidanza può portare ad un eccessivo aumento di peso, con conseguente comparsa di problemi di salute come il diabete gestazionale o l’ipertensione. È per questo che in gravidanza è consigliata un’alimentazione equilibrata, sana e varia, ricca di vitamine (A, D, C, B6, B12, acido folico), sali minerali (calcio, ferro, fosforo) e acidi grassi essenziali. Alimenti essenziali sono sicuramente frutta e verdura, carboidrati come pane, pasta, riso, orzo e patate, proteine come pesce, carne e legumi, e ancora latte e derivati come formaggi e yogurt. Sono consigliati anche alimenti ricchi di fibre che possono contrastare la stipsi che spesso si presenta durante la gravidanza. Alimenti come carne, pesce, uova crude o insaccati, devono essere consumati moderatamente in quanto potrebbero determinare delle patologie a carico del feto o tossinfezioni alimentari. Bisogna invece limitare il consumo di caffeina e di sale che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e dell’ipertensione. Da evitare assolutamente sono le bevande alcoliche in quanto l’alcol ed i suoi metaboliti si accumulano nel sistema nervoso e in altri organi del feto danneggiandoli.
“Mangiare per due” in gravidanza potrebbe essere rischioso
Vi chiederete per quale motivo bisogna fare così attenzione in gravidanza o vi chiederete perché in un periodo così difficile e pieno di stress non ci si possa rifugiare nel cibo. Le ragioni sono tante. Ovviamente il rischio principale è quello di aumentare troppo di peso, ma non è assolutamente un problema di estetica. Un eccessivo aumento di peso in gravidanza può determinare diversi rischi sia per la mamma che per il bambino. La mamma potrebbe incorrere in una gestosi, in un parto prematuro o in un diabete gestazionale che aumenta il rischio di insorgenza di diabete dopo la gravidanza. Oltre e ciò possono esserci delle conseguenze anche per il bambino che potrebbe sviluppare un’ipoglicemia, una macrosomia con rischio di difficoltà e lesioni durante il parto (per esempio la distocia di spalla) ed avrebbe un’alta probabilità di diventare un bambino obeso e diabetico. Infine la cosa più importante: tutto questo aumenta il rischio di aborto e di malformazioni congenite.
Le cosiddette “voglie” durante la gravidanza
Quando si è incinta, si hanno le cosiddette nuove voglie ed è difficile resistere alla voglia di mangiucchiare. Tutto questo è normale anche se i medici non sono ancora riusciti a spiegare chiaramente le “voglie” o i bisogni della donna incinta. Questo perché gli ormoni hanno ragioni che la ragione non conosce! La gravidanza va ad alterare le nostre abitudini, infatti anche se una donna è abituata a seguire un corretto stile di vita ed è abituata ad avere un peso forma, una volta incinta puo’ perdere il controllo del suo appetito e può cambiare la sua quotidianità. La gravidanza porta ad avere nuove emozioni che a volte vanno a determinare nuovi riflessi alimentari. Una donna incinta tenderà a mangiare di più o diversamente, tutto ciò dovuto all’ansia, alla gioia, alle emozioni in generale. Ma bisogna cercare di essere ragionevoli. Ovviamente se un giorno si mangia un piatto di patatine fritte, il giorno dopo bisogna mangiare cibi salutari. Inoltre alcune donne, che in condizioni fisiologiche normali hanno il controllo del loro peso, con la gravidanza si sentono più libere di mangiare. Questo stato di controllo del peso è stato studiato dai nutrizionisti: è la restrizione cognitiva che obbliga a mangiare, non secondo i bisogni reali, ma secondo un’intenzione di controllo. “La restrizione cognitiva non è un modo di mangiare, ma di pensare: una donna mangia per non ingrassare, riduce le quantità degli alimenti giudicati nocivi, non salta nessun pasto… Una volta incinta i bisogni cambiano, si provano delle nuove sensazioni alimentari, e soprattutto ci si sente meno frenate: inconsciamente ci si impone meno regole”.
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