Un decalogo di gesti per prevenire lo spreco di cibo
Bisogna promuovere le buone pratiche di prevenzione degli sprechi alimentari adottate sul territorio nazionale, valorizzando le esperienze più rilevanti.
Sono 37 i chilogrammi di cibo a testa che ogni anno finiscono nella spazzatura e in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione che si è tenuta circa due mesi fa, precisamente martedì 16 ottobre, Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e della campagna Spreco Zero, ha rilanciato un decalogo di gesti concreti per prevenire lo spreco di cibo.
Sono 815 milioni nel mondo gli individui che soffrono la fame e 1 persona su 3 è malnutrita mentre 1 persona su 8 soffre di obesità. “Agli obiettivi di sviluppo sostenibile dobbiamo aggiungere, oltre a #famezero, anche #sprecozero“, ha rilevato Segrè illustrando il decalogo per un mondo senza sprechi.
1. Acquistare solo ciò che serve veramente senza cedere alle sirene del marketing.
2. Prediligere alimenti locali e di stagione basati sulla Dieta Mediterranea.
3. Leggere e capire bene etichette e scadenze.
4. Usare frigo, freezer e dispensa per conservare gli alimenti e non per stiparli alla rinfusa.
5. Cucinare quanto basta, ma se avanza condividere con i vicini o riciclare tutto il giorno dopo.
6. Far in modo che il bidone della spazzatura sia vuoto, differenziando tutti i rifiuti (anche quelli non alimentari).
7. Al ristorante chiedere di riportare a casa ciò che non viene mangiato.
8. Riconoscere che il cibo ha un valore non solo per il nostro portafoglio ma anche per la nostra salute.
9. Chiedere che l’educazione alimentare e quella ambientale rientrino nelle nostre scuole come parte dell’educazione alla cittadinanza.
10. Mangiare è un atto di giustizia e di civismo: verso sé stessi, verso gli altri, verso il mondo
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